Vi sembrerà strano, sembra quasi la bufala estiva che si ripropone. Già a luglio dello scorso anno era apparsa la notizia che l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese Ryanair, Michael O’Leary, aveva proposto di far volare in piedi le persone senza costi. Forse solo una provocazione, forse solo un modo per far parlare di sé (non importa che se ne parli bene o male, l’importante che se ne parli), aveva comunque proposto di rimuovere le ultime dieci file per mettere altre file fatte da sedili particolari. I cosiddetti standing seat, infatti, permettono un appoggio solo come schienale, sono dotati di cinture di sicurezza obbligatorie, ma il passeggero viaggia rimanendo in piedi. Con questa modifica si riuscirebbe ovviamente a caricare a bordo dai 30 ai 50 passeggeri in più.
Per avallare la sua proposta, O’Leary aveva fatto un sondaggio, lanciato dal sito della compagnia, che aveva ottenuto risultati molto positivi, a favore di questa innovazione. Alla domanda se si era disposti a stare per una o due ore in piedi, viaggiando gratis, l’adesione era stata massiccia.
E ora di nuovo, forse per un calo di
popolarità, o perché è veramente convinto della bontà dell’idea, O’Leary
ha rilanciato la stessa proposta che però, forse causa della crisi, è
stata lievemente modificata: non si viaggia più gratis, ma a solo 4€, che corrispondono circa a quattro biglietti della metropolitana o dell’autobus.
Possibile? Non si sa. Sicuramente fare una cosa di questo genere pone l’attenzione sulle tariffe delle compagnie aeree che mostrano divari spesso enormi, anche se la differenza di servizio è minima. Pone inoltre l’accento su come l’aereo può diventare un mezzo di trasporto a prezzi “politici” e quindi utilizzato come se fosse un mezzo pubblico.
Sicuramente l’attuazione di questa proposta comporta il coinvolgimento degli enti che tutelano la sicurezza dei passeggeri e degli aeroporti, quindi non di certo di gestione in tempi brevi.
Possibile? Non si sa. Sicuramente fare una cosa di questo genere pone l’attenzione sulle tariffe delle compagnie aeree che mostrano divari spesso enormi, anche se la differenza di servizio è minima. Pone inoltre l’accento su come l’aereo può diventare un mezzo di trasporto a prezzi “politici” e quindi utilizzato come se fosse un mezzo pubblico.
Sicuramente l’attuazione di questa proposta comporta il coinvolgimento degli enti che tutelano la sicurezza dei passeggeri e degli aeroporti, quindi non di certo di gestione in tempi brevi.
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